Questo argomento l'ho toccato tantissime volte, che ne ho perso perfino il conto.
Ho perso anche il conto, di quante volte ho ripetuto le stesse cose all'infinito ai vari conduttori che hanno calpestato il mio campo, i quali, nonostante dicano di aver capito l'argomento rifanno gli stessi identici errori; alcuni di loro riescono anche a lamentarsi chiedendosi su cosa sbagliano, oppure ancora cosa più semplice danno la colpa al cane.
Visto che l'argomento non andrà mai giù di moda, io lo ripropongo come ripasso per gli anziani, e come nuovo argomento per chi si sta avvicinando all'idea di prendere un cane.
Intanto cerchiamo di capire cosa sia il "guinzaglio"?
Il Guinzaglio, è quello strumento/oggetto/mezzo, che ci consente di portar fuori alla nostra proprietà, il nostro cane in sicurezza.
Quando parlo di "sicurezza", non mi riferisco sola a quella del cane, ma anche a quella delle persone che andremo incontrare durante la nostra "Promenade", perchè il nostro beniamino non deve diventare un disturbo/pericolo/fastidio per gli altri.
In determinate situazioni il nostro cane, DEVE RIMANERE accanto a noi, utilizzando il guinzaglio come mezzo di controllo/guida.
Per fare tutto questo, occorre saper tenere bene in mano il guinzaglio, non basta solo agganciarlo al collare o pettorina, se utilizzato in modo poco appropriato al 98% la passeggiata si trasformerà in un incubo, sia per il conduttore che per il cane stesso.
Il Guinzaglio non deve servire solo con lo scopo di contenere il cane, ma deve servire per "condurlo".
Inoltre non deve essere usato per punire il cane, molti strattonano il cane o lo minacciano brandendo in aria il guinzaglio.
Se utilizzato in questo modo, il guinzaglio assume un immagine negativa nella memoria del nostro amico.
Molto sottovalutano l'importanza del guinzaglio. A me piace definirlo come un "cordone ombelicale" attraverso il quale, possiamo comunicare con il nostro cane.
Infatti il cane attraverso il guinzaglio, percepisce tutto di noi, tutte le nostre emozioni (paura, ansia, nervosismo, serenità, presenza).
Infatti il cane attraverso il guinzaglio, percepisce tutto di noi, tutte le nostre emozioni (paura, ansia, nervosismo, serenità, presenza).
La conduzione, inoltre deve esser fatta nel rispetto delle esigenze del cane, soprattutto quelle comunicative verso l'ambiente (marcare, approcci con l'ambiente stesso, persone, cani).
Non possiamo pensare che al cane basti uscire in passeggiata solo per 15'/20' di minuti, moltiplicati per 4 volte al dì, per un totale giornaliero di 60' circa di passeggiata giornaliera, per esser soddisfatti.
Dopo questo calcolo sono sicura che molti di voi, diranno: " ma chi è che porta fuori il cane per così poco?".
Purtroppo ci sono persone, che portano il cane fuori di casa, anche per un tempo inferiore a quello elencato sopra, il minimo indispensabile per fargli espletare i loro bisogni fisiologici.
Ma dobbiamo fare una precisazione, abbiamo due tipi di detentori, quelli che vivono in appartamento, e quelli che vivono in una casa con giardino. Per quanto riguarda questa seconda categoria, potrebbe capitare, che il cane esca ancor di meno, oppure per nulla dalla propria proprietà. Non posso considerarlo un gran danno, anche perchè il cane, avrebbe comunque lo spazio necessario ( a meno che non si tratti della classica villetta a schiera con un giardino poco più grande di un fazzoletto), per fare il cane, ovvero la guardia, scavare, correre, giocare, e così via. Sarebbe padrone del suo territorio, anche se al di fuori della propria proprietà potrebbe manifestare lo stesso problema di condotta, a causa della sua voglia di esplorazione/marcatura del territorio.
In entrambi i casi, se portati troppo poco fuori dalla loro proprietà/territorio, l'incidenza del fastidioso " HO IL CANE CHE TIRA COME UN DANNATO!", sarà molto elevata, quindi influirà negativamente sulla condotta al guinzaglio e sulla qualità della passeggiata.
Molti vengono da me, con l'idea ERRATA che, bastano 4 comandi per far andare piano e bene il cane.
Mi DISPIACE DIRVELO MA I 4 COMANDI non servono a nulla se prima voi non avrete fatto un paio di cose veramente IMPORTANTI come:
- STABILIRE UNA RELAZIONE
- COINVOLGERE IL CANE NELLA VOSTRA VITA QUOTIDIANA (PER QUANTO VI SIA POSSIBILE).
- PERMETTERGLI DI ESPLORARE, L'AMBIENTE AUMENTANDO IL TEMPO IN PASSEGGIATA.
Fatto questo, allora potremmo dedicarci a MIGLIORARCI nella conduzione, imparando a tenere il cane.
Il guinzaglio come deve essere?
Ne troviamo di diversi tipi in commercio, ma per quanto mi riguarda prediligo quelli in cuoio senza cuciture o quelli imbottiti, molto comodi da tenere in mano.
Sconsiglio quelli in fettuccia in Nylon o quelli di corda, se il cane dovesse tirare, la frizione che verrebbe fatta sul palmo della vostra mano, risulterebbe al quanto fastidiosa se non dolorosa.
Sempre per quanto mi riguarda VIETO, se si lavora con me, quelli di catena e i Flexi (guinzaglio che si allunga).
La lunghezza del guinzaglio deve essere di 1,20/1,50 cm. Si possono usare anche quelli del tipo da addestramento con gli anelli.
Tenere il guinzaglio in mano sono capaci tutti, persino i cani, ma è il COME lo si tiene che fa la differenza.
Con il cane, non comunichiamo solo con la voce, ma anche con il corpo (posizione - comunicazione non verbale).
Quindi è IMPORTANTE imparare la postura da tenere nella conduzione per avere il miglior risultato.
Molto spesso mi capita di correggere comportamenti errati come:
- TIRARE IL CANE DI CONTINUO CON IL GUINZAGLIO QUANDO VOGLIAMO CAMBIARE DIREZIONE
- CONTINUARE A GIOCARE CON IL GUINZAGLIO, DANDOGLI DEGLI INUTILI COLPETTINI AL COLLARE QUANDO E' FERMO, O QUANDO CAMMINA. (aumenterete in lui il fastidio e lo inciterete a tirare di più, perchè vuole allontanarsi da voi).
- AVVOLGERSI IL GUINZAGLIO INTORNO ALLA MANO O AL BRACCIO PER ACCORCIARE LE DISTANZE, IMPEDENDO AL CANE DI MUOVERSI. (si può evitare un fastidio senza arrecarne uno in più al cane).
- CONTINUARE A CHIAMARE IL CANE.
- CONTINUARE A IMPARTIRE COMANDI AL CANE.
Per cambiare direzione, basta dare la libertà al cane, senza portare in tensione il guinzaglio, invitandolo a seguirci sia con un tono gradevole di voce, sia con il nostro corpo.
Resta sottinteso che la passeggiata, deve essere un piacere per entrambi, il conduttore, deve esser presente con il corpo e con la mente, deve esser attento all'ambiente che lo circonda e ai segnali che il cane gli invia.
Inoltre il conduttore deve essere di uno stato d'animo sereno/tranquillo. Uno stato d'animo ansioso/nervoso da parte del proprietario può incidere sulla comunicazione, rendendo il cane poco incline all'ascolto.
In fondo neanche a noi, la vicinanza di persone troppo nervose o ansiose ci mettono in uno stato d'animo di disagio.
Questi sono alcuni piccoli consigli basilari, per chi volesse migliorarsi nella conduzione, per rendere le passeggiate ancor più piacevoli o divertenti, può partecipare alle nostre lezioni o giornate formative.
Per informazioni scrivere a
oppure
ORA VI LASCIO AD UN PAIO DI IMMAGINI DESCRITTIVE.
Lo stato d'animo/umore della persona è importante durante lo svolgimento della passeggiata, se voi siete sereni anche il vostro cane lo sarà. |
Invitare il cane a seguirci con la mimica corporea. |
Dare il tempo al cane di esplorare l'ambiente |
In caso di stimolo esterno, cercare di attirare l'attenzione del nostro cane, con la voce, con l'uso di un premio, se non funziona, chiamarla e iniziare a dirigerci nella direzione opposta. |
Aver una buona presa del guinzaglio, senza influire sulla conduzione. |
Il guinzaglio va tenuto con due mani. e il cane va condotto sulla sinistra. |
Non tutti i cani amano andare al guinzaglio alcuni potrebbero mettere in atto determinati comportamenti persuasivi come: |
... buttarsi per terra. |
Cercare di richiamare il cane con le buone, senza strattornalo. |
Con alcuni cani, l'utilizzo del boccono è contro producente, perchè porta il cane ad avere altri comportamenti indesiderati, come saltare addosso per avere il premio. |
La calma, è la miglior arma. |
Foto Autore: Katia Verza
Il materiale pubblicato è coperto da COPYRIGHT
VIETATO qualsiasi utilizzo intero o parziale senza l'Esplicito consenso da parte dell'Autore e la citazione dello stesso.
Nessun commento:
Posta un commento