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PENSIONE / ASILO DIURNO PER CANI

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Katia Verza Sulleormedellupo

lunedì 6 novembre 2017

PARLIAMO ANCORA DELL'AGGRESSIVITA'...




L'aggressività vista con gli occhi dell'etologia.

La scienza del comportamento o "Etologia", osserva e classifica i vari comportamenti aggressivi in base a delle categorie.
Esistono opinioni diverse a riguardo, cosa che non aiuta il lavoro della figura cinofila. La divergenza nasce sulla descrizione del problema, infatti gli etologi hanno come punto di riferimento tale descrizione.


  • Aggressività del contesto: competizione, predazione, difesa del territorio, inseguimento, competizione sessuale (maschi su maschi, femmine su femmine).
  • Aggressività della motivazione emotiva (interna): irritazione e paura
  • Aggressività sensoriale (interna): dolore
  • Aggressività della motivazione cognitiva (interna): anticipazione del dolore
  • Aggressività della motivazione causa esterna: difesa o possesso di un'oggetto
  • Aggressività di una motivazione mista, ovvero causata sia da una motivazione interna che esterna: difesa della cucciolata
  • Aggressività della conseguenza o effetto: gerarchia (causata da una competizione), mantenimento di una distanza
Capite da soli, che un miscuglio di questi fattori, può comportare un incongruenza nella classificazione dell'Aggressività che qui non sarà risolta.

Semplifichiamo questa classificazione in:

  • Offensiva: il soggetto si dirige verso la vittima, cosa, animale o persona.
  • Difensiva: il Soggetto risponde all'avvicinarsi di una ipotetica minaccia, il cane si difende o difende un suo simile, o il proprietario o il suo territorio, da un pericolo reale o ipotetico
  • Atipica: non si può capire se l'aggressione sia difensiva o offensiva
Suddividiamo ancora:

L'aggressione Offensiva si può dividere in:
  • Competizione per una risorsa: cibo, gioco, femmina, territorio
  • Gerarchica: conflitto in un contesto sociale o dovuta a una competizione gerarchica
  • Frustrazione: in assenza o ritardo di un evento positivo atteso
  • Mantenimento di una distanza: conservare una distanza di sicurezza tra un ipotetica minaccia
  • Ridiretta: quando il cane non riesce aggredire o scacciare il fastidio, quindi si rivolge su chi gli è vicino cane o persona o oggetto
  • Predatoria o caccia: indifferente se ci sia il consumo della preda
  • Inseguimento di un oggetto in movimento: indifferente se si tratti di altro cane o persona o mezzo di locomozione 
  • strumentale: dovuta a iperaggressione secondaria è risultato dell'effetto di un condizionamento operante, ovvero di un'addestramento inappropriato di solito nasce nei cani che eseguono addestramenti di attacco e difesa
L'aggressione Difensiva si può dividere in:
  • Dolore o irritazione, anticipando una determinata azione esterna (visita o manipolazione da parte di veterinario) o in reazione a un dolore, una costrizione (tipica a chi sottomette i cani con la forza) o in relazione a un'intrusione dello spazio individuale
  • Paura, in caso intrusione nella distanza critica da parte di una persona o animale considerato un pericolo reale o apparente, oppure da parte di un predatore (il cane prima di agire da dei segnali chiari, ad esempio minaccia attraverso postura e ringhio)
  • Territoriale: invasione del proprio territorio
  • Materna: difesa della propria cucciolata da parte di una persona o animale
Queste definizioni didattiche, presentano qualche dubbio. Infatti se pensiamo a un soggetto sottomesso che difende il suo cibo in presenza di un'altro cane dominante?

Tale aggressione non può essere classificata offensiva ma competitiva. 
Il cane sottomesso  non si pone in competizione perchè difende il suo cibo. 
Mentre il cane che si pone da dominante è in competizione quindi offensivo. 
Il sottomesso è difensivo. Se il sottomesso è a digiuno da diversi giorni, esso difenderà la sua sopravvivenza, in questo caso l'aggressione può anche rientrare come aggressione da paura.
Quindi le diverse forme aggressive possono presentare combinazioni diverse tra gli aspetti offensivi e difensivi. Quando siamo chiamati ad analizzare un determinato contesto, dobbiamo tenere in considerazione molti aspetti - variabili, e soprattutto dobbiamo affidarci a quello che viene descritto dal conduttore, il quale molto spesso viene raccontato in modo sommario e poco descrittivo, spesso attenendosi a sensazioni umane piuttosto che animali.


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Foto Autore: Lorenzo Bellesso
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Bibliografia: Il cane aggressivo di Joel Dehasse

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