Ahimè esistono e si stanno moltiplicando, io li chiamo i "velociraptor". Le passeggiate per far fare i bisogni al proprio cane diventano delle corse contro il tempo, ogni percorso è stato pianificato e ottimizzato sulla velocità degli scarichi.
Il velociraptor vive con il cronometro in mano, quando esce di casa è pari ad una furia, rischiando di strozzare il cane ad ogni curva. La povera bestiola non ha neanche il tempo di capire in quale luogo si trovi, che immediatamente si ritrova ad inseguire l'andatura da montanaro del suo padrone.
Proprio come si trattasse di una corsa da Grand Prix, le soste sono limitate allo stretto necessario.
Di solito il circuito è formato dalla classica vasca dell'isolato, il tempo viene registrato ad ogni uscita, cercando di migliorarlo la volta successiva. Ogni tanto il velociraptor bara alla grande, percorrendo l'isolato in macchina, con il cane che osserva dal finestrino l'agognato marciapiede.
E' appurato che i cani dei velociraptor sono in genere nevrotici e complessati, producono pipì isteriche e pupù frenetiche. Questi poveri cani riescono a malapena ad annusare un angolo, una gomma, un albero per poi volare via in seguito a una potente strattonata che arriva dall'altra parte del guinzaglio. Mi è capitato di vedere cani cercare di annusare un bidone dell'immondizia per poi fare la pipì venti metri più avanti, quando ci riescono.
Il velociraptor per ottimizzare i tempi di raccolta cacche, raccoglie i bisogni con una destrezza da giocoliere, quelli che non ci riescono, fanno indossare delle mutande con dei sacchetti, al proprio cane, la cacca non tocca suolo.
Purtroppo i cani una volta arrivati a casa, non riescono a resistere per più di un'ora, finendo per esplodere come un fuoco d'artificio sul tappeto buono,producendo un'apocalisse di merda - vendetta - sotto l'incredulità del padrone, il quale si lamenterà ad alta voce "l'ho appena portato fuori".
365 Giorni Vita da Cani
Nessun commento:
Posta un commento